
Nell’ambito P.O. FESR SICILIA 2014/2020, Obiettivo Tematico 1 – Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione Obiettivo specifico 1.1 – Incremento dell’attività di innovazione delle imprese, Azione 1.1.5 – Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala è stato finanziato il Progetto SECESTA ViaSafe: applicazione della rete di monitoraggio della ricaduta di cenere vulcanica dell’Etna alla gestione della mobilità nel territorio etneo.
La frequente attività esplosiva del vulcano Etna, con quasi 200 eruzioni documentate negli ultimi 30 anni, evidenzia l’esigenza di effettuare un efficiente monitoraggio dei fenomeni di emissione, trasporto e ricaduta delle ceneri vulcaniche, al fine di organizzare le attività necessarie alla pianificazione del traffico aereo e alla gestione ottimizzata della viabilità.
In particolare, è stata realizzata l’installazione e la validazione sperimentale di una rete distribuita di nodi sensoriali nella parte meridionale del vulcano primariamente finalizzata all’operatività dell’aeroporto e alla sicurezza dei viaggiatori che percorrono le tratte autostradali. A questo riguardo, sono stati realizzati diversi prototipi per il monitoraggio del fenomeno di ricaduta di ceneri vulcaniche, basati sull’impiego di sensori di visione, insieme ai nodi ingegnerizzati per il monitoraggio del fenomeno di ricaduta di ceneri vulcaniche, basati sul modello sviluppato per i suddetti prototipi. Il sistema distribuito di osservazione e misura del trasporto e della ricaduta al suolo della cenere vulcanica consente di migliorare l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania, minimizzando i tempi di pulizia delle piste e delle aree di parcheggio, potenziando inoltre la sicurezza del traffico aereo in arrivo e in partenza. Inoltre, la conoscenza della quantità e delle caratteristiche della cenere che ricade sul territorio urbano e suburbano permette la rapida ed efficiente rimozione della cenere vulcanica dalle strade e dalle aree urbane pavimentate. Il risultato è un significativo miglioramento della sicurezza stradale, che mitiga il rischio dovuto alla scivolosità prodotta dalla permanenza del particolato vulcanico sul manto stradale, e della salute della popolazione residente nelle aree di ricaduta della cenere vulcanica, a causa della formazione di particelle di grandezza PM10 o più piccole, prodotte dalla frammentazione di ceneri (particelle millimetriche) e lapilli vulcanici (particelle centimetriche) che cadono sul selciato ad opera del continuo passaggio dei veicoli che con le loro ruote sono capaci di frammentare il fragile particolato formato in gran parte da vetro vulcanico. La realizzazione di GIS apposito ha permesso di estrarre le grandezze utili al calcolo del volume e della tipologia del materiale vulcanico depositatosi. Infine, specificatamente per l’autostrada A18 (Messina – Catania), lo sviluppo di un tempestivo sistema di riduzione della velocità massima dei veicoli circolanti, in funzione della cenere che sta cadendo durante i fenomeni vulcanici, permette di evitare i numerosi incidenti occorsi negli ultimi anni, di cui alcuni mortali. In particolare, il sistema elabora per ogni fenomeno eruttivo i dati del modello previsionale della ricaduta della cenere lungo il tracciato dell’autostrada A18 e del Raccordo Autostradale 15 (noto come tangenziale di Catania) per generare messaggi di allerta. Sono stati codificati i messaggi che in automatico vengono inviati ai sistemi informativi degli enti gestori, per l’elaborazione delle informazioni e la visualizzazione di segnalazioni di avviso agli automobilisti sui pannelli a messaggio variabile presenti lungo il tracciato autostradale.
I risultati ottenuti con il progetto SECESTA rappresentano una solida base per lo sviluppo di una piattaforma informatica idonea a utilizzare, in tempo quasi reale, le informazioni raccolte dal sistema di monitoraggio del fenomeno di ricaduta della cenere al suolo. L’integrazione del sistema di misura realizzato durante il progetto SECESTA con ulteriori soluzioni sensoriali, piattaforme di elaborazione dei dati misurati e modelli predittivi del trasporto in atmosfera (grazie ad algoritmi basati su modelli di dispersione e modelli meteorologici validati in tempo reale dai dati acquisiti) e dell’accumulo al suolo della cenere vulcanica, consentirebbe di sviluppare una serie di servizi per rendere più efficiente e sicura la mobilità nell’area metropolitana di Catania, usufruendo di un sistema efficace ed affidabile di monitoraggio permanente del fenomeno di ricaduta della cenere vulcanica.
A questo riguardo è stato sviluppato, con l’ausilio di una ditta esterna specializzata nel trattamento dei rifiuti speciali, un protocollo per il riciclo delle ceneri, dopo la loro rimozione dalle strade della Città Metropolitana di Catania, che facilità lo stoccaggio temporaneo e ridurrebbe significativamente i costi dello smaltimento delle ceneri a carico delle amministrazioni e degli enti pubblici deputati alla gestione della rete viaria.
Allo scopo di agevolare la diffusione delle informazioni riguardo la ricaduta di cenere nei confronti della popolazione etnea, è stata inoltre sviluppata un’App per smartphone (denominata EtnaAshApp), rivolta agli utenti e alle autorità preposte, i quali possono essere costantemente aggiornati sulla ricaduta di cenere e la fruibilità della viabilità ordinaria.
Ambito tematico di intervento della Strategia regionale di innovazione per la specializzazione S3 e tecnologia utilizzata: “Smart Cities & Communities“, in particolare nel sub-ambito “Smart Mobility“.
L’importo del Progetto è pari a €1.922.544,00; l’importo dell’agevolazione è pari a €1.525.733,33.
